Cosa si intende per resistenza al fuoco di un elemento?

Il concetto di resistenza al fuoco viene definito, nell’ambito della normativa nazionale, come l’attitudine di un elemento da costruzioni, componente o struttura, a conservare, secondo un programma termico prestabilito e per un tempo determinato, in tutto o in parte, i seguenti requisiti:

– La stabilità o capacità portante: (R) l’attitudine di un elemento da costruzione a conservare la resistenza meccanica sotto l’azione del fuoco (D.M. Int. 30/11/1983) capacità della struttura o di una sua membratura di sopportare le azioni specifiche durante la pertinente esposizione al fuoco (Eurocodici)

-La tenuta o integrità: (E) l’attitudine di un elemento da costruzione a non lasciar passare né produrre, se sottoposto all’azione del fuoco su un lato, fiamme, vapori o gas caldi sul lato non esposto (D.M.lnt. 30/11/1983)

capacità delle membrature di separazione a prevenire il passaggio di gas caldi o l’ignizione al di là della superficie esposta, durante la pertinente esposizione al fuoco (Eurocodici)

– L’isolamento termico: (I) l’attitudine di un elemento da costruzione a ridurre, entro un dato limite, la trasmissione del calore (D.M.lnt. 30/11/1983) capacità di una membratura di separazione di prevenire un’eccessiva trasmissione di calore (Eurocodici)

Con il simbolo R si identifica un elemento costruttivo che, in caso di incendio, deve conservare la sola stabilità (ad esempio una trave o pilastro isolati)

Con il simbolo RE si identifica un elemento costruttivo che deve conservare sia la stabilità sia la tenuta (ad esempio un muro o un solaio che hanno funzione di separazione e per i quali non è necessario limitare l’incremento di temperatura sulla faccia dell’elemento non esposta all’incendio)

Con il simbolo REI si identifica un elemento costruttivo che deve conservare la stabilità, la tenuta e l’isolamento (come l’esempio precedente quando si vuole anche limitare l’incremento di temperatura sulla faccia dell’elemento non esposta all’incendio)